venerdì 23 maggio 2008

Volontà non mancate...

Oggi ricorre l'anniversario della morte di Giovanni Falcone.
A te. Un pensierio. Sperando che non resti un ricordo, una data.

lunedì 5 maggio 2008

Siamo in tanti a dire siamo soli, perchè non facciamo...

Un tempo manifestare era utile. Manifestare un tempo era un mezzo per voltare qualche pagina.
Oggi?
Soffro quando mi lasciano manifestare. Infondo faccio il loro gioco. Infondo possono dire che vivo in una Repubblica Democratica. Infondo do loro il permesso di ingannare le persone che insistono a dire che qui in Italia c'è democrazia. Che qui in Italia si sta bene.
Allora penso a Borsellino, a Morrone, a Falcone, a Peppino Impastato, a Tommaso, a Saverio Alessio, al giornalista Alfano, a Vattimo, ai magistrati che lavorano, ai ragazzi che lottano in solitudine, alla rabbia, alla volontà di alcune persone di amare il popolo italiano.
Oggi?
Quello che sento è che la rabbia si è trasformata in commozione e paura.
Quello che sento è che la rabbia si è trasformata in contratti di lavoro.
Prendi soldi e parla senza esagerare, prendi i soldi e commuovi le persone.
Il Tre maggio a Roma sono andata a manifestare. Ho ballato. Mi sono rilassata. Alla fine della manifestazione per la legalizzazione sono tornata a casa e ho mangiato assieme ad amici. Il primo maggio a Roma sono andata al concerto. Ho Ballato. Mi sono divertita.
Oggi? Cosa è cambiato?
L'ultima manifestazione alla quale ho partecipato è stata quella davanti al CSM di Roma per la causa De Magistris. Ero incazzata come una belva.
Oggi? Cosa è cambiato?
Penso che manifestare soltanto non serve.
Ho vissuto le tre manifestazioni con animo differente. Le prime due in maniera qualunquistica. Mi sono vergognata di me stessa.
La terza con consapevolezza e sofferenza positiva, con rabbia e volontà.
Sono convinta che bisogna fare una rivoluzione culturale. Partendo dal Piccolo. Dai paesini ai paesi, alle città, alle metropoli. Partendo dalle scuole elementari, perchè è impensabile ma vero che alla quinta elementare, oggi, un bambino fa ancora dettati e non temi o pensierini come facevo io quando andavo a scuola. Partendo dalle elementari alle medie fino al liceo. Impegno nel sociale. Educare le persone a saper scegliere, a ragionare, a far capire loro che esiste un altro modo di vivere che non è meglio o peggio ma differente. Scegliere.

V: Io oggi la mia scelta l'ho fatta. Scelgo un'altra strada: sono bombarolo.
B: Ma sei pazzo? Sei un assassino.
V: No bombe.
B: Cosa allora?
V: Rivoluzione culturale.